Prima visita

Nell’ambito della prima visita si valuta innanzi tutto:

  • la corrispondenza tra l’età anagrafica e l’età dentale del piccolo paziente;
  • la normale sequenza di permuta dei denti decidui con i permanenti;
  • il sospetto di eventuali agenesie (mancanza congenita di uno o più denti);
  • una valutazione più ampia di un normale sviluppo reciproco delle ossa mascellari e mandibolari;
  • l’eventuale presenza di abitudini viziate (in primis l’uso protratto del ciuccio o il succhiamento di un dito così come il mangiarsi le unghie etc.);
  • la presenza di conclamate malocclusioni che necessitano di un intervento terapeutico precoce detto anche di “ortodonzia intercettiva”.

Qualora, nell’ambito della prima visita, il piccolo paziente non presenti problemi di sorta, il successivo controllo sarà più distanziato nel tempo (in genere circa un anno).

Nel caso, invece, dalla prima visita emergessero dubbi in prospettiva di un armonico sviluppo dento-scheletrico, o vi fossero delle conclamate malocclusioni, si provvede ad un più mirato studio del caso previa richiesta di specifiche radiografie fondamentali per potere fare diagnosi e, di conseguenza, proporre il più adeguato intervento ortodontico.

Al secondo incontro con i genitori del bambino che richiedesse un trattamento precoce, dopo lo studio del caso clinico e con il conforto radiografico, si spiega l’eventuale trattamento ortodontico e la sua durata stimata.

In linea di massima la periodicità dei controlli è a cadenza mensile ed un trattamento intercettivo dura circa un anno e mezzo.

Durante il trattamento

Quando si parte con il trattamento ortodontico si esegue per ogni paziente una accurata documentazione fotografica, al fine di poter confrontare la situazione pregressa al trattamento rispetto a quello che sarà il risultato finale.

Nel caso si partisse con un apparecchio mobile si prenderanno le impronte, imprescindibili per la realizzazione di un apparecchio individualizzato ed eseguito a “regola d’arte “ dal laboratorio, previa mia precisa indicazione.

Nel caso invece di applicazione dell’apparecchio fisso, questo verrà applicato direttamente da me, senza passaggi dal laboratorio.

Il paziente, quindi, è regolarmente seguito a cadenza mensile per trattamenti variabili tra l’anno e mezzo e i due o più.

Durante questi controlli si faranno eventuali modifiche all’ apparecchio mobile in resina o nel caso del fisso si cambieranno i fili o comunque si attiva il sistema.

Dopo il trattamento

A trattamento concluso si passa alla fase della contenzione, ossia alla stabilizzazione del risultato ottenuto, eseguita il più delle volte tramite l’ausilio di apparecchi mobili notturni e l’applicazione di splint ortodontici linguali.

In questa fase i controlli possono essere più distanziati (ogni 2 o 3 mesi) e in genere si protraggono per 12-18 mesi.

Alla fine si congeda il paziente, valutando in alcuni casi di protrarre l’impiego dell’apparecchio notturno di contenzione e consigliando comunque a tutti un controllo annuale negli anni a venire.